
TIPOLOGIA DI VACCINO: PF
LOTTO DEL VACCINO: 1° EL1484, 2° ELO725, 3° 1F1009A
DOSI DEL VACCINO: 3: 14.01.2021, 04.02.2021, 07.12.2021
EFFETTO AVVERSO DAL VACCINO: NEUROPATIA DELLE PICCOLE FIBRE – DISAUTONOMIA – POTS
Lavoro in campo sanitario e sono terapista occupazionale quindi mi occupo di riabilitazione ai fini dell’autonomia. Amavo andare a cavallo, facevo salto ad ostacoli e sciavo ma dopo quanto mi è successo non mi è più possibile coltivare queste passioni. Spero tanto però di poter ricominciare.
Io non volevo vaccinarmi anche perché sono un soggetto allergico, come mio fratello e mio papà, ma non c’era modo di avere un’esenzione. La cosa che mi aveva anche dato pensiero era che soffrivo di forti cefalee e mi era capitato, durante uno di questi attacchi, di aver avuto una lieve paralisi al labbro. Infatti assumevo con una certa regolarità il Nimotop, per prevenire danni cerebrali.
Avevo un contratto a tempo determinato e sono stata costretta a fare la prima dose. I problemi sono iniziati però dopo la seconda ma inizialmente non ho capito che erano correlati all’inoculazione. Ho avuto l’herpes zoster, curato solo con una pomata, e non riuscivo più a portare il reggiseno che mi lasciava segni e solchi sulla pelle come se fosse strettissimo. Ho pensato a qualche problema ai seni e ho deciso di fare un’ecografia che per fortuna non ha evidenziato alcuna strana massa, ma vi era una forte infiammazione che la dottoressa ha correlato alla vaccinazione, dicendomi di non preoccuparmi che sarebbe passata.
In concomitanza con la prima dose peraltro avevo preso una bustina di Oki, come faccio abitualmente quando ho il ciclo, e ho avuto subito una fortissima gastrite che mi ha addirittura impedito di partecipare al pranzo di laurea di mio fratello. Una cosa mai successa in precedenza ma, nonostante ciò, il mio medico ha solo ipotizzato una reazione al farmaco. Da allora comunque non riesco più ad assumere questo antinfiammatorio perché mi scatena subito la gastrite.
Certo non posso sapere se le infiammazioni già evidenziate con la seconda dose mi avrebbero portato alle diagnosi che ho ora, dopo la terza, ma gli eventi avversi insorti con la seconda dose sono esplosi del tutto con la successiva.
Nel frattempo ho dovuto subire un intervento alla spalla. Circa 10 anni fa avevo avuto un incidente a cavallo e avevo perso conoscenza per qualche minuto; ogni tanto la spalla che avevo battuto mi usciva dalla sua sede. Dopo la vaccinazione, probabilmente a causa di una debolezza muscolare, usciva anche più volte al giorno. Il chirurgo che mi ha operata mi ha detto che la spalla usciva dalla sua sede in varie direzioni quindi vi era sicuramente un problema neurologico. Ma non ho subito pensato che ci fosse un nesso con i sieri, considerando che non avevo mai sentito parlare, tra i possibili effetti collaterali del vaccino, di problemi di questo tipo. E quindi ho immaginato che le difficoltà potessero derivare ancora da quell’incidente.
Ma nel tempo si sono aggiunti i formicolii alle mani e al piede sinistro e la coscia sinistra che sembrava bagnata o mi bruciava come se l’avessero cosparsa di alcool e infiammata, quindi mi pareva sempre più strano che i problemi fossero da ricondurre ancora a quel trauma ormai così lontano.
Ho dovuto fare anche accertamenti alla vescica perché ho iniziato ad avere necessità sempre più frequente di andare in bagno, al punto da essere invalidante, ed è risultato anche qui esserci un problema neurologico. Ho quindi richiesto tutti i referti che riguardavano l’incidente per capire se io avessi riportato allora un danno non evidenziato. Anche mia mamma, che è fisioterapista, non si dava pace ma tutti i medici che hanno poi visto i referti mi hanno confermato che non avevo alcuno strascico da quell’episodio.
Ho poi dovuto fare anche la terza dose per poter tornare al lavoro. Se non lo avessi fatto mi avrebbero licenziata ma quale alternativa avrei potuto trovare, visto che era tutto chiuso?
Ma dopo questa ulteriore inoculazione i sintomi che avevo alla parte sinistra del corpo sono passati anche alla parte destra. A quel punto mi sono veramente spaventata!
Il medico mi ha fatto fare altra visita neurologica e mi è stata ipotizzata la Sclerosi multipla ma le varie risonanze fatte, anche con il mezzo di contrasto, non hanno trovato nulla. Tutti gli esami erano a posto e per un momento ho pensato davvero di essere impazzita a causa dello stress patito in quei mesi sia per i lockdown sia per la mia situazione lavorativa non stabile.
Tutti i dottori però mi confermavano che c’era qualche problema ma non si capiva bene quale fosse.
Ho deciso di indagare meglio l’ipotesi della Sclerosi e sono andata al centro specifico dove mi hanno detto che non avevo nessun danno al sistema neurologico centrale ma piuttosto a quello periferico ed era opportuno che io indagassi in quella direzione. Dopo varie ricerche ho scoperto l’esistenza della NPF e che molti ne erano affetti dopo il vaccino. A dicembre scorso, ad un anno dalla terza dose, ho fatto la biopsia di cute per verificare questa patologia ed è risultata positiva. Il medico che mi ha rilasciato il referto mi ha confermato la correlazione con i sieri e che tanti giovani si sono ammalati in questo modo.
Poiché la NPF è anche autonomica colpisce i muscoli involontari come vescica e intestino. Non si sa come la malattia può evolvere e ad ora assumo 6 pastiglie al giorno di Gabapentin, farmaco utilizzato per l’epilessia e il dolore neuropatico. Con questo medicinale contrasto i bruciori sparsi in tutto il corpo: se mi tocco la testa sembra che io sfiori pelle ustionata, faccio fatica a prendere in mano gli oggetti per il bruciore alle mani, da qualche giorno mi brucia anche la lingua.
La NPF non è attualmente riconosciuta in sé anche se porta molte limitazioni e riduzioni della propria autonomia. Ad esempio faccio fatica a camminare: dopo poco sono stanca e riesco a fare tratti molto brevi. Non ho mai sospeso il lavoro tranne nel periodo dell’intervento, e il tragitto in auto mi risulta tanto pesante. Percorro quotidianamente circa 100 km ed è davvero dura!
Ho scoperto di soffrire anche di diasautonomia cardiovascolare che mi porta ad improvviso abbassamento della pressione contachicardia e fiato corto quando sono in posizione verticale, e dovrò fare altri accertamenti.
Per fortuna non ho trovato troppi ostacoli nel rapporto con i medici anche se il dottore che mi aveva subito ipotizzato un problema di questo tipo e che aveva anche parlato di tanti giovani nella mia condizione dicendo a mia madre: “Se sapesse quanti sono in questa situazione! Ma non lo possiamo dire…” durante l’ultima visita ha fatto un passo indietro. Sembrava un’altra persona, e avrebbe voluto che io rifacessi tutte le analisi che avevo appena fatto dicendo di non essere sicuro della diagnosi di NPF. Mi sono sentita davvero presa in giro!
In questo percorso difficilissimo ho sempre avuto a fianco mia mamma che non ha mai dubitato di quanto mi stava capitando e di quanto io le dicevo. Mi ha anche aiutata a livello economico a sostenere le spese delle viste e delle analisi, molto costose. E come lei anche gli altri miei familiari mi sono stati vicini.
Molti danneggiati invece non vengono creduti forse anche perché, nonostante abbiano fatto di tutto, non hanno ancora una diagnosi. Alcuni hanno perso non solo gli amici ma anche i compagni di vita supportati, nel loro scetticismo, dai pareri dei medici che definiscono i danneggiati come ansiosi, psicopatici, depressi, e dalla mancanza di referti certi.
Io ho sempre reagito, cercando di fare comunque tutto nonostante il dolore e non lasciandomi prendere dallo sconforto, se non sfogandomi a volte con un pianto liberatorio quando sono sola.
Ho iniziato da poco la terapia con il farmaco antiepilettico e per il dolore neuropatico e faccio fatica a dire se mi sta dando vantaggio anche perché ogni giorno è diverso dall’altro e imprevedibile.
Riguardo ai lotti delle mie dosi, ho poi scoperto che a tutti e tre è stata posticipata la data di scadenza. Ma mentre la prima e la terza dose le ho ricevute quando erano ancora dentro la prima e corretta scadenza, la seconda, che mi ha dato i maggiori problemi, mi è stata inoculata a febbraio mentre la sua scadenza era del dicembre precedente. Per non parlare poi della carenza di informazione sugli effetti avversi! A chiunque si chiedessero informazioni o rassicurazioni, questo siero era privo di rischi!
Non ho fatto segnalazione ad Aifa perché non so come procedere e non credo se ne sia occupato nemmeno il mio medico.
Molte persone con le quali parlo, anche quelle che erano assolutamente favorevoli, ora si stanno ricredendo e ammettono di conoscere a loro volta persone in difficoltà.
Racconto la mia storia perché vorrei che la verità uscisse. A volte mi chiedo cosa avessero davvero in mente con questa campagna vaccinale e mi pare plausibile pensare ad un doppio obiettivo: una riduzione della popolazione e la creazione di un mare di persone dipendenti dai farmaci.
Di quale casa farmaceutica sono il Lyrica, che tantissimi danneggiati assumono per i dolori neuropatici, o il Gabapentin che prendo tuttora? Ma di Pfizer naturalmente!!